Ritornando a Terezín

Ogni anno ritorno a Terezín, è un impegno, è una specie di pellegrinaggio che decido di fare almeno ogni dodici mesi. Ogni volta, non ritorno mai a casa con un senso di già visto e sperimentato. Mi sembra di vedere qualcosa di nuovo, di notare anche solo un dettaglio che prima non conoscevo. È un posto che mi chiama, che non mi lascia in pace. Durante l’anno lo penso spesso. Ora che sono qui, scatto qualche foto, respiro più che altro un’aria diversa, provando a respirare l’aria di quei tempi. Non ce la farò mai, pur con tutti gli sforzi che mi sono possibili: Terezín è altrove, rispetto a me, non lo comprenderò mai fino in fondo. Per questo mi attrae, per questo sono ancora qui.